Dopo l’intervento di Chirurgia Bariatrica (Sleeve Gastrectomy, Mini Bypass Gastrico e Bypass Gastrico) il paziente riferisce spesso una alterazione nel gusto. In particolare sono i gusti dolce, salato ed aspro che vengono percepiti maggiormente e per questo il paziente tende ad evitare tali categorie alimentari (cibi ad elevata densità calorica, cibi ricchi in grassi e/o zuccheri).
Tale nuova preferenza di gusto può influenzare e di molto, la traiettoria di perdita di peso infatti, molti studi hanno dimostrato che quei pazienti che hanno riferito di aver cambiato le loro preferenze alimentari hanno perso più peso.
La minor “voglia” di cibi dolci o da fast-food (pizza, hamburger, patatine fritte…) determina la diminuzione nella frequenza di consumo di cibi “non salutari”, che prima dell’intervento hanno determinato l’eccesso ponderale, e una più facile aderenza verso l’acquisizione di buone abitudini alimentari.
Molti pazienti dopo l’intervento bariatrico sottolineano anche, una vera e propria avversione verso specifici cibi, tra i più comuni la carne e i suoi derivati. Per migliorare l’aderenza al consumo di alcuni alimenti si può correggere la metodica di cottura, soprattutto per quanto riguarda la carne rossa. Si consiglia, infatti, sempre di cucinare tale prodotto in forma umida e morbida (per es: polpette o straccetti di carne in umido) così da permettere una migliore masticazione, ingestione e digestione.
I ricercatori ipotizzano che alla base di questi cambiamenti sensoriali ci sia una combinazione di effetti legata sia ad ormoni gastrici e dell’intestino che, al sistema nervoso centrale (il sistema dopaminergico).
Comunque sia coloro che, dopo l’intervento, hanno sviluppato avversioni alimentari hanno avuto maggiore calo ponderale rispetto a coloro che non hanno avuto alcuna modificazione del gusto, registrando una maggiore riduzione del loro BMI (Body Mass Index – Indice di Massa Corporea).
Dagli studi fatti sembra che non ci sia alcuna differenza tra gli interventi chirurgici bariatrici nella modificazione del gusto e di conseguenza, negli effetti benefici sulla regolazione del comportamento a tavola.
